Cambiare Idea

La prima volta che vidi Jon Kabat-Zinn avevo una buona pratica come Psicoterapeuta.
Avrei trascorso un giorno di seminario con lui, che presentava a Milano il suo libro “Riprendere i sensi”.
Non era come ti aspetti un Maestro.
Bermuda, corpo solido da sportivo, scarpe sportive, l’espressione un po’ introversa-timida sul volto.
Il suo modo di parlare era gradevolissimo. Ci fece fare alcuni esercizi del suo Protocollo MBSR Mindfulness Based Stress Reduction. Mangiammo l’uvetta, accarezzammo l’aria con le braccia facendo yoga, poi introdusse un esercizio di meditazione. Disse: “Rest in awareness”.
Riposai nella consapevolezza, accadde davvero che si aprì in me uno spazio quieto e appena luminescente dove stavo così bene…
Rest in awareness. Le nostre menti hanno bisogno di riposo, e un luogo dove riposare. Rest in awarenesss: nel dirlo, c’era anche un’ombra di tenerezza nella voce di Jon Kabat-Zinn.
Kabat-Zinn era il pioniere che nel ’79 segui la sua generosa ambizione: divulgare una meditazione laica, capace di ridurre lo stress. Dimostrare scientificamente che gli esecizi che aveva creato per ridurre lo stress nell’arco della vita quotidiana prevenivano molte malattie (anche attraverso l’aumento delle difese immunitarie), riducevano i dolori, ne curavano altre o ne favorivano la cura..
Ormai migliaia di studi in tutto il mondo lo hanno dimostrato.
Dimostrato dalle Neuroscienze: il Protocollo MBSR riduce o aumenta aree del cervello, rendendoci più empatici, meno reattivi, più capaci di riflettere, con una maggior e equanimità e senso di identità.
 

2013 MBSR in Mind-body Medicine.

Dopo qualche anno ebbi la notizia che Jon Kabat-Zinn avrebbe tenuto un seminario con Saki Santorelli in Italia, fuori Roma. Sentì che andare per me era indispensabile.
C’era da presentare il curriculum. Avete già meditato? Con chi, da quando ? Thich Nath Hanh, sette anni di pratica di Chi Gong.
Avete il progetto di insegnare MBSR? No.
Cosa vi motiva a venire? Rivedere Kabat-Zinn.
Furono sette giorni incantevoli, nella calda campagna fuori Roma, a contatto con gente di tutto il mondo, a ricevere il sole della Consapevolezza di Kabat-Zinn e del suo amico e braccio destro Santorelli.
Sì, ho il progetto di insegnare MBSR. Non solo cambiai idea, la mia quotidianeità cambiò, e per molti versi cambiò anche anche il mio modo di lavorare.
Questo Protocollo unico, fatto di pratiche rasserenanti, profondissime, anche se di primo acchito non lo sembrano. Praticando se ne scopre sempre più la profondità.
MBSR è “semplice, ma non facile”, ricorda Jon Kabat-Zinn.
I momenti in cui mi trovo in gruppo per insegnare MBSR sono tra i momenti più belli del mio lavoro.
 
 

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